Care colleghe e cari colleghi
Nelle ultime settimane abbiamo lavorato sodo in favore del no alla dannosa iniziativa per un freno ai costi nel settore sanitario. Anche grazie al nostro impegno, l’elettorato svizzero chiamato alle urne il 9 giugno l’ha nettamente respinta. Ciò che mi ha fatto riflettere durante la campagna per la votazione è stato il tenore di fondo della copertura mediatica e di alcuni forum di discussione. Le professioni sanitarie non ne sono uscite benissimo.
Anche se la bocciatura dell’iniziativa ci permette di tirare un sospiro di sollievo, molto resta ancora da fare. Da diversi anni la Confederazione chiede sempre più prove sulla qualità ed economicità delle prestazioni fornite. Il lavoro dell’ASDD sul concetto di garanzia della qualità per il settore ambulatoriale si prefigge di fornire questa prova e dimostrare l’importante contributo che diamo all’assistenza sanitaria. In tutti gli studi pubblicati finora, alle nostre prestazioni è stato attestato un potenziale economico-sanitario particolarmente positivo.
Vale la pena investire in prestazioni di consulenza nutrizionale. A fronte di costi relativamente modesti, è possibile generare un notevole valore aggiunto. Il potenziale di contenimento dei costi della consulenza nutrizionale deve essere sfruttato in maniera mirata e remunerato adeguatamente.
In futuro dovremo ricorrere a questi argomenti nella comunicazione e utilizzarli in modo mirato per rafforzare la nostra posizione nell’assistenza sanitaria nonché la nostra notorietà presso il grande pubblico.